Buon Inizio Amore!

Il primo giorno di scuola é andato… e così anche il secondo e il terzo!

Il 14 è stato dedicato un orario per l’ingresso dei nuovi arrivati a scuola.

Molto intimiditi, ma felici, hanno varcato la soglia della scuola che li farà crescere e vivere esperienze totalmente nuove.

Ho visto i maestri con una grandissima emozione negli occhi e con immensa bravura hanno coinvolto i bambini, portandoli a presentarsi con un gesto che più gli apparteneva.

É stato divertente ripetere i loro gesti… diventando di colpo un po’ bambini anche noi.

La mattina è volata scandita da determinati momenti:

– l’ingresso nella scuola

– il lavaggio delle mani

– la scelta del banco

– la merenda

– colori, giochi e disegni

Rebecca era entusiasta.

E vedere lei così rende tutto perfetto.

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Si ritorna a scuola!

Fonte: Google

E la prima riunione per la scuola è andata. Tutti in video conferenza, tutti più o meno spaesati ed emozionati.

Con immenso piacere ho visto i visi di chi accompagnerá mia figlia in questi 5 anni di scuola elementare (un po’ di concretezza mi mancava viste tutte le incertezze del momento).

Ogni scuola, ogni regione ha adottato regole e protocolli diversi. Qui di seguito vi illustro cosa affronteremo da lunedì 14:

– solo il primo giorno di scuola avremo la possibilità di entrare nel cortile della scuola per accompagnare nostra figlia, ma in classe, purtroppo, non potremo entrare (😢😢).

– già dal giorno successivo ci dovremo fermare all’ingresso e lasciare Rebecca all’insegnante della prima ora; in base alle classi i bambini si riuniranno in un determinato punto (segnalato da un colore) e poi entreranno nelle rispettive classi.

– le classi prime saranno le ultime ad entrare e ad uscire.

– una volta scelto il banco, quello dovrà rimanere per tutto l’anno.

– a scuola non dovrà essere lasciato alcun materiale e, solo di volta in volta, potranno tirar fuori dalla zaino ciò che gli verrà richiesto dall’insegnante.

– ogni due ore dovranno igienizzarsi le mani.

– nulla potrà essere lasciato sugli appendini fuori dalla classe; giacche/felpe dovranno essere lasciate sullo schienale della sedia.

– la mascherina dovrà essere indossata per ogni spostamento, ma al banco, una volta seduti, potrá essere abbassata.

– non si hanno particolari disposizioni sul tipo di mascherina da utilizzare, quindi via libera alle chirurgiche ma anche a quelle in stoffa;

– l’intervallo si farà ma stando seduti al proprio banco;

Ecco, è in questo modo che noi daremo il via a questa nuova avventura.

La cosa “positiva” è che mia figlia, e con lei tutti i bambini che inizieranno le scuole elementari, non conosce la scuola pre covid.

Quindi tutto ciò che a noi risulta strano, per lei diventerà la normalità.

Incrociamo le dita.

Poca Delicatezza

Non ho mai avuto problemi con il mio fisico: mi sono sempre, più o meno, piaciuta. I difetti, le imperfezioni fanno parte di me. Alcuni giorni mi vedo bella (va beh carina), in altri mi vedo orrenda.

Alcune cose del mio aspetto le adoro, ma altre le cambierei… un po’ come tutti. Non ho mai dovuto fare diete, ho sempre mangiato di tutto; ho fatto sport, ma detto sinceramente, non mi ammazzavo… anzi. Complici i geni (buoni) di mamma e papà e il movimento sono sempre stata in pace con me stessa.

Ho avuto due gravidanze meravigliose e ravvicinate e ovviamente di kg ne ho messi parecchi; un po’ li ho persi, ma alcuni ahimè sono ancora abbastanza evidenti. Mi guardo allo specchio e spesso mi lamento e penso che dovrei fare qualcosa, ma un po’ per il tempo e un po’ per la poca voglia, i kg rimangono lì… belli saldi.

Mi piace anche mangiare… che ci posso fare?! 😜

Ultimamente, però, gli sguardi e i commenti di sconosciuti (ma anche parenti) iniziano a dare fastidio. La gente spesso e volentieri guarda la mia pancia, molti mi hanno fatto i complimenti per la gravidanza, altri sottolineano i kg messi. Ed io che non mi sono mai fatta problemi… ecco ora qualche pensiero in testa invece mi disturba.

Perché si deve per forza aprire bocca e dire tutto ciò che passa per la testa? La delicatezza, l’educazione dove sono finite?Mai e poi mai mi permetterei di dire qualcosa che possa in qualche modo ferire qualcuno.

Siate tutti più gentili.

Siate tutti meno impertinenti.

Facciamoci tutti gli affari nostri… che veramente campiamo 100 anni!!!

Se non scappi, ti sposo!

Era nei miei sogni di bambina.

Era nei miei pensieri di adolescente.

E’ diventato realtà nel 2012.

Il matrimonio dei miei sogni, con il ragazzo dei miei sogni l’ho organizzato nei minimi dettagli, scegliendo solo ciò che più ci rappresentava. Una cerimonia ricca di musica e canti, un ristorante da far invidia e una festa fino a tarda notte.

Non c’è cosa più bella che organizzare il proprio matrimonio. Sarà sicuramente difficile, snervante e stressante a volte perchè le cose da seguire sono davvero tante, ma volete mettere la soddisfazione di aver fatto tutto da soli?!

Ed è proprio per questo che ogni settimana, in base alla mia esperienza, vi darò spunti, idee, trucchi per organizzare o immaginare il vostro giorno più bello.

Se vi va, vi aspetto!!

Piccoli Gesti

Le ho regalato un’agendina.

Era lì da un po’ di tempo, prendeva polvere sulla libreria (ma quanto polvere si fa in una casa porca miseria?!).

Coloratissima, piena di sticker, post it e immagini su ogni pagina. Non potevo lasciarla ancora lì.

“Tieni amore, tanto non la usa mamma!”

“Davvero me la regali?”

“Si, amore… puoi farci quello che vuoi. Guarda, ha anche un sacco di sticker che a te piacciono tanto!”

“Grazie mamma!!!”

Un abbraccio fortissimo, un abbraccio che solo lei mi sa dare e via, é corsa sul divano.

Ora è lì, con le gambe incrociate, quella boccuccia a forma di cuore e scrive, disegna e fa continue domande al fratello.

“Mamma, sto facendo un’intervista ad Alberto”

“Brava Becky!”

So già che farai grandi cose da grande!!! Ma quanto stai crescendo?

I miei figli non sanno più stare all’aria aperta

I miei figli non sanno più stare all’aria aperta.

Appena vedono una persona arrivare in lontananza vanno in panico e pensano di non riuscire a mantenere la distanza.

Al parco non possono giocare perché é pieno di dementi in piena adolescenza che si siedono pure in terra per godersi la loro libertà… ovviamente senza mascherina.

A casa non vogliono stare e le attività che mandano dall’asilo ormai sono un lontano ricordo.

Ecco, ora ditemi: che posso fare?!

Appena finito il lockdown, abbiamo ripreso con le passeggiate all’aria aperta e con i giri in bici. Zero ansie, solo poche e semplici regole:

– se incontriamo qualcuno che conosciamo, ci possiamo fermare a salutare e a parlare ma da lontano.

– puliamo le mani ogni volta che tocchiamo qualcosa.

– se passiamo vicino a qualcuno e non possiamo mantenere la giusta distanza, acceleriamo il passo.

Niente di più e niente di meno.

Vorrei proteggerli da tutto e tutti, ma mi rendo conto che qualcosa non va.

E vederli così spaventati e spaesati mi rende molto triste.