
Buona Pasqua

chi si ferma è perduto
Quale lavoro faresti gratuitamente?
Che bella domanda!!! Ma allo stesso tempo complicata, perché ci sono davvero tante cose che vorrei fare nella mia vita anche senza ricevere nulla in cambio!!
A pensarci bene, direi che vorrei girare il mondo con una fantastica e appassionata squadra di archeologi alla ricerca di tutte le vite passate!
Vorrei provare l’emozione e l’onore di aver contribuito alla creazione di un ennesimo tassello della nostra storia.
Vorrei chiudere gli occhi e vivere tutte quelle vite che conosciamo solo tramite i libri di storia.
Ecco, questo è quello che farei gratuitamente.
Però, cavolo, andrei anche sulla luna gratuitamente… mannaggia!!!
Ci sono troppe cose che farei… però la vita è lunga no?! Posso sognare ancora un po’… che dite?!
Se potessi avere qualcosa che porta il tuo nome, cosa sarebbe?
Vedere scritto da qualche parte il proprio nome, penso sia una delle emozioni più grandi che una persona possa provare.
Significherebbe essere arrivati al traguardo prefissato.
Significherebbe aver lavorato a lungo per uno scopo.
Sarebbe, sicuramente, un’enorme soddisfazione personale!!
Così, su due piedi, un giorno vorrei vedere il mio nome scritto su un libro; sì, uno dei miei sogni più grandi è scrivere un libro che possa arrivare dritto al cuore della gente.
È il sogno che forse un po’ tutti hanno nel cassetto… anche perché ognuno di noi ha il suo libro preferito, quella storia che l’ha fatto volare via col pensiero tra un capitolo e l’altro.
Ecco, io vorrei che le persone col mio libro sognassero, piangessero, si arrabbiassero…
Vorrei donare loro una nuova vita, una nuova storia.
Mai dire mai nella vita, no?!
Ogni anno arriviamo al 1^ di aprile carichi per fare e ricevere scherzi di ogni tipo. Ma, qualcuno di voi si è mai chiesto perché si fanno gli scherzi proprio in questo giorno?
Curiosando qua e là, ecco cosa ho scoperto.
In Europa il 1^ aprile divenne usanza alla fine del 1500, dopo l’adozione del calendario Gregoriano, in Francia e in Germania. Si narra che alcuni francesi continuarono a scambiarsi regali tra marzo e aprile, festeggiando il capodanno come ai vecchi tempi.
Iniziarono così a girare i regali vuoti dentro i quali si potevano trovare dei biglietti con scritto “Poisson D’ Avril” (Pesce di Aprile, in francese appunto).
In Italia l’usanza del 1^ aprile risale al 1860/1880. La prima città ad accogliere questa festa fu Genova.
E come mai venne dato questo nome? Semplicemente perché i pesci abboccano facilmente… all’amo!!!
Buon Divertimento!!!
I mesi passano e neanche me ne sto rendendo conto.
Oggi sono 5 mesi cucciolo mio e mi sembra di non averti mai dedicato troppo tempo.
Posso davvero confermare che i terzi crescono “da soli”: un po’ mi dispiace e quel senso di colpa tipico di noi mamme mi accompagna durante i giorni che scorrono veloci, ma dall’altra sono contenta.
Sei talmente bravo, caro Edini, che hai si scombussolato la nostra routine ben rodata ma l’hai resa ancora più entusiasmante e ricca. E assolutamente bella!!!
Quindi grazie di tutto amore mio!!
Felice quinto mesiversario!
Ti amo, mamma
Volano le notti da quando ci sei tu, caro amore mio.
Non faccio in tempo a dare la buona notte ai tuoi fratellini, che già mi ritrovo te in braccio tra mille sorrisi e versetti.
Spesso ci addormentiamo cuore a cuore e quando riapro gli occhi, ritrovo la tua boccuccia aperta e il tuo respiro dolce.
E rimango lì ad ammirarti come un quadro.
Fino a quando i nostri occhi si incontreranno, un’altra volta, con le prime luci del giorno.