Martedì mattina Rebecca ha fatto il richiamo del vaccino e, come noi, c’erano tante altre mamme con bambine della sua stessa età tutte per lo stesso motivo.
Avevo “preparato” Becky parlandole del vaccino e spiegandole in poche parole cosa sarebbe successo il giorno dell’appuntamento.
E devo dire che, a parte qualche coccolina in più richiesta durante l’attesa, era abbastanza tranquilla.
Accanto a me, una mamma, con fare “molto delicato” continuava a far notare alla figlia quanto gli altri bambini, dopo la puntura, fossero stati “forti”.
“Hai visto che bravo?”
“Non ha proprio pianto!”
“Che coraggio”
Fin qui, direi tutto bene… parlando con Becky, alla fine, lo dicevo anche io!
Ma poi, la situazione è degenerata.
“Anche tu non devi piangere eh!”
Non sarai mica l’unica ad uscire in lacrime!”
“Su su niente paura! Guarda tutti gli altri bambini.”
Non avrei voluto essere nei panni della bambina che, una volta entrata, è scoppiata in un pianto disperato ma neanche nei panni della mamma che dopo la puntura della figlia è corsa nell’angolo più nascosto della sala d’attesa come se fosse accaduto un fatto increscioso.
Becky ascoltando più volte le frasi di questa mamma, si gira verso di me e mi chiede:
“Mamma ma se piango? Succede qualcosa?”
“No amore, se piangi non succede proprio nulla… ”
“Ma i bambini grandi non possono piangere!!”
“E perché non possono piangere? Anche la mamma piange… e come vedi non é un problema!”
“Ah ok… io sono forte!”
“Certo amore, lo so che lo sei!”
Ma è così importante il giudizio degli altri?
È così brutto essere “diversi” da chi ci circonda?
Io a volte davvero rimango scioccata in certe situazioni e spero di riuscire ad insegnare ai miei figli che non c’è cosa più bella che essere se stessi, sempre e comunque!
Tanto per la cronaca, la mia piccola è stata bravissima: si é fatta fare le due punture senza nessun problema, in braccio alla sua mamma che, come ogni volta, aveva le lacrime agli occhi per l’agitazione.
Ma nessuna delle due ha pianto 😜
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