
Il tempo sembra prendersi gioco di noi. Giornate di sole con brezza quasi primaverile. Cieli limpidi e cinguettii di uccellini.
Nonostante ciò non si sentono risate di bambini, non li vedi correre nei parchi o sfrecciare veloci sulle loro biciclette colorate.
Con l’inizio della bella stagione, sono proprio i bambini ad aprire le danze, a ricordare a tutti: “forza venite, il freddo se ne è andato… usciamo a gioire!”.
Ed invece, quest’anno, ci ritroviamo a stare chiusi in casa a causa di un male trasparente. Un maledetto male trasparente che sta uccidendo moltissime persone e ne sta contagiando altrettante e di tutte le età.
Come sempre, i piccoli sono molto più bravi di noi adulti e anche meno insofferenti. Per loro il mondo é sempre a colori, è sempre allegro.
Rebecca e Alberto conoscono la situazione che stiamo vivendo e senza alcun capriccio comprendono lo stare chiusi in casa tutto il giorno. Scende, giustamente, solo qualche lacrima quando vedono il nonno andar via senza averlo prima abbracciato e baciato.
Per questo bisogna ringraziare la tecnologia di questi anni perché tramite una semplice videochiamata ci permette di sentirci un po’ più vicini.
Quelli più deboli in questo momento siamo noi: spesso crolliamo per colpa di questa reclusione forzata seppur giusta.
Ci lamentiamo sempre del poco tempo a disposizione e ora che ne abbiamo, quasi in eccesso, non riusciamo a sfruttarlo al meglio. Siamo un popolo di lamentosi, al quale non va mai bene nulla. E mi ci metto anche io.
A volte mi faccio prendere dallo sconforto, ma ringrazio il sorriso dei miei piccoli perché è la giusta carica che chiedo per potermi rimettere in piedi.
Passerà, si che passerà. Non vediamo l’ora.
Intanto, mangiamo e ingrassiamo. Mannaggia a me!